Le origini della famiglia Malatesta risalgono al X secolo, possedevano territori tra il fiume Rubicone ed il Marecchia.
Nel 1216 Malatesta della Penna, possedeva Verucchio e Roncofreddo. Nel 1248 alla sua morte gli successe suo figlio Malatesta da Verucchio che nel 1295 riuscì ad ottenere il pieno controllo di Rimini guadagnandosi l’appellativo di Mastin Vecchio.
La storia, ricorda la tragedia che vide coinvolto suo figlio maggiore, Gianciotto che a Gradara uccise sua moglie Francesca da Polenta, scoperta in adulterio con il fratello Paolo.
La triste vicenda è narrata nel V canto dell’inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Nel XV secolo il controllo dei Malatesta comprendeva la costa adriatica da Cervia a Senigallia, Fossombrone ed Ascoli Piceno.
Con Sigismondo Pandolfo Malatesta la famiglia toccò l’apice della fama, ma lo splendore fu ridimensionato di li a poco dalle mire del Papa e del Duca Federico da Montefeltro.
Dopo l’occupazione di Cesare Borgia, nel 1522-1523 Pandolfo IV, detto Pandolfaccio, fu di nuovo signore di Rimini, insieme al rampollo Sigismondo I, ancora nel 1527-1528, quando il territorio fu definitivamente incorporato nei domini della Chiesa.