Il Bostrengo è un dolce che nasce dalla cultura e dalla tradizione contadina nel Montefeltro.
Avveniva infatti, che nelle famiglie patriarcali si doveva confezionare un prodotto “della festa” atto ad addolcire le ore trascorse assieme, dovendo però fare i conti con le proprie tasche, sempre scarse.
Il Bostrengo, si è dunque delineato come quello capace di compiere questa funzione, e lo si comprende dagli ingredienti.
E’ il dolce delle occasioni speciali, tipico delle zone montane, soprannominato “pulisci credenza” per la sua ricetta variabile basata su riso e farina di castagne.
Il suo nome dialettale “Bustreng” pare sia d’origine barbarica, ma è difficile identificare la giusta provenienza di questo squisito dolce povero, la cui paternità è contesa tra la bassa Romagna e le alte Marche.
Fonda le sue radici nelle antiche tradizioni dei contadini, che lo preparavano soprattutto d’inverno con farina, pane raffermo, frutta e altri ingredienti scelti tra quelli a disposizione.
La ricetta di una delle varianti, quella di Borghi (FC) dove si tiene ogni anno una famosa sagra, prevede addirittura trentadue elementi diversi, dei quali solo venti sono costanti.
Ricorrono quasi sempre farina bianca e gialla, frutta secca (mandorle, fichi, noci), miele, scorza di limone e arancia, uvetta, latte e uova.
In Valmarecchia, ad esempio, il principale ingrediente era la farina di castagne, mentre in altre valli si usava la farina di ceci o il riso.
Oggi è possibile gustare il bostrengo anche nelle versioni a base di spezie e cacao.