Nel medioevo, sui colli circostanti la città di Settempeda, si ergevano numerosi castelli. Il loro scopo era quello di controllare i rispettivi territori e di dare protezione agli abitanti in caso di pericolo.
I più importanti sono: Pitino (602 m), Elcito (821 m), Colleluce (488 m), Aliforni (618 m), Castel San Pietro (536 m), Isola (550 m), Carpignano, dei quali restano oggi tracce suggestive.
A sud di San Severino
Partendo dalla strada per Serrapetrona si trovano i primi due Castelli: quello di Colleluce (488 m) e quello di Carpignano.
Il primo fu costruito alla fine dei XIII secolo, forse sulle rovine di un tempio pagano. Oggi restano parti della cinta muraria che gli conferiscono l’aspetto di luogo fortificato, dominato dal campanile della Chiesa di San Giovanni Battista che conserva un pregevole Crocifisso dipinto su tela, dei XIII secolo, e affreschi votivi di scuola sanseverinate.
Il Castello di Carpignano esisteva già nei primi anni dei 1000, probabilmente come dimora di qualche signore. Dopo alterne vicende, nel 1471 divenne definitivamente possesso di San Severino e fu ampliato e rafforzato.
E’ uno dei più importanti esempi di architettura militare dei territorio; oggi restano parti delle mura , con torri circolari agli angoli, la porta d’accesso con arco a tutto sesto, e, nell’angolo nord-ovest, il cassero pentagonale sovrastato da un’alta torre quadrata.
A nord di San Severino
A circa 6 km da San Severino, sulla strada nazionale per Macerata, in cima al Monte Penna, si trova il castello di Pitino, il più grande e strategicamente il più importante di tutta la struttura difensiva di San Severino.
Il colle (602 m), già abitato dai Piceni, serviva per il controllo e la difesa dei territorio. Conteso da molti comuni durante il medioevo, alla fine dei XIII secolo passò definitivamente a San Severino.
Oggi restano: la torre, dei XIII secolo, in pietra arenaria, alta 23m, la porta di accesso e tratti di mura. Dall’alto del colle si potrà ammirare un panorama stupendo che spazia dal mare ai monti.
Al confine tra il territorio di San Severino e quello di Apiro si trova il Castello di Aliforni (618 m). Nel 1257 fu venduto dal vescovo di Camerino al Comune di San Severino.
Del castello resta la torre principale, di pietra arenaria come le mura, alta circa 25 m, quasi intatta; parte della cinta muraria e alcuni abitazioni medievali.
La torre conserva ancora i beccatelli che reggevano la merlatura.
A pochi minuti si trova il suggestivo borgo di Serralta chiuso tra quel che resta delle mura del castello. Varcata la porta di ingresso ci si ritrova in una piazzetta sovrastata dalla torre mozzata ora incorporata nella chiesa.
Al confine con Apiro
Tornando sulla strada che conduce ad Apiro, raggiunta la frazione di Castel San Pietro, si sale attraversando luoghi di notevole interesse naturalistico, per arrivare ad Elcito (821 m), piccolo paese costruito alle falde dei monte San Vicino, uno dei più caratteristici dei dintorni di San Severino.
Del castello, che probabilmente aveva la funzione di controllo e di difesa della vicina Abbazia benedettina di Val Fucina (interessante la cripta dei X-XI secolo), restano piccole parti di mura e una porta ad arco di pietra corniola.
Il borgo si presenta molto suggestivo per la posizione arroccata su uno sperone di roccia. Importanti per gli escursionisti i magnifici piani di Canfaito, a circa 1 km, con secolari faggete e il monte San Vicino (1476 m).