L’itinerario parte dal medio corso del fiume Metauro attraversa la gola del Furlo, quindi quelle del Burano e del Candigliano per poi salire sul monte Nerone.
Si parte da Fossombrone, l’antica Forum Sempronii che merita una visita per gli scorci che offre.
Percorrendo la strada che esce dal centro storico in direzione Roma, dopo pochi minuti si può fare una prima tappa per ammirare le famose Marmitte dei Giganti, conformazioni scavate dallo scorrere delle acque nella valle creando caratteristiche vasche circolari (le marmitte).
Si deve costeggiare una recinzione che segue il limite sinistro di un campo, a metà della recinzione c’è un varco che attraverso un sentiero conduce al fiume dove si arriva sino alle marmitte, consigliate calzature adeguate per non scivolare sulle rocce levigate dallo scorrere dell’acqua.
Lasciate le Marmitte, si deve tornare verso Fossombrone per prendere la SS 73 bis di Bocca Trabaria in direzione Roma per arrivare dopo una lunga galleria che attraversa il Furlo ad Acqualagna.
Giunti ad Acqualagna si può fare una bella passeggiata lungo il fiume che disegna la gola o salire al belvedere sopra il Furlo per godere della vista su tutte le montagne circostanti e magari riuscire a scorgere le aquile che qui hanno trovato dimora. Il belvedere è ciò che resta di una enorme scultura che ritraeva il profilo di Mussolini sulla montagna.
Acqualagna resta comunque una tappa importante per gli amanti della buona cucina e delle tipicità regionali.
Definita la Capitale del Tartufo ospita ogni anno fiere diverse dedicate al pregiato frutto di questa terra.
Da Acqualagna si può proseguire seguendo la SS3 Flaminia giungendo in pochi minuti a Cagli.
Dopo una visita al centro storico con il Palazzo Brancaleoni e il Torrione della rocca, si può salire sul monte Petrano o percorrere la provinciale 29 per Pianello.
La strada costeggia il tortuoso fiume Bosso e lungo il suo percorso offre, in estate, stupendi spazi per i bagnanti locali con piccole spiagge e rapide tra le rocce.
Giunti a Pianello si seguono le indicazioni per Serravalle di Carda, Apecchio.
Lungo il tratto, prima di giungere a Serravalle, ci sono diversi itinerari per escursioni su per le pendici carsiche o verso la valle a ritrovare vecchi mulini abbandonati.
Passato il borgo di Serravalle di Carda si trova sulla destra una deviazione che ci porta sul monte Nerone da cui si può godere di alcune viste panoramiche sulla regione veramente incantevoli.
Scendendo in pochi minuti si giunge ad Apecchio per vedere il caratteristico centro tipico medievale.
Dopo la visita ad Apecchio, la città degli Ubaldini si scende seguendo il torrente Biscubio, poi fiume Candigliano in direzione Piobbico dove si possono fare splendide facili percorsi a piedi per vedere le Porte o le cascate del Vitoschio.
Piobbico con il castello Brancaleoni, è la meta finale di questo itinerario tra le montagne al confine tra Marche ed Umbria.
Come in tutti i contenuti del sito l’obiettivo è quello di fornire spunti per la visita al territorio sperando di apportare informazioni utili ai viaggiatori.