Questo è uno degli itinerari più emblematici della regione Marche.
Sicuramente il più impegnativo, in quanto prevede ben 3 percorsi a piedi in montagna e per quello che ci porterà al lago di Pilato sarà necessaria una certa organizzazione.
Come sempre ribadito, questi itinerari vanno percorsi con i giusti tempi, quelli che ci permettono di apprezzarne a pieno la bellezza.
Uscendo da Montefortino sulla provinciale 38, al bivio per il Santuario Madonna dell’Ambro procediamo in direzione Rubbiano per arrivare alla Gola dell’Infernaccio.
Dopo circa 7 Km la strada termina e si dovrà procedere a piedi nel bosco sino all’Eremo di San Leonardo.
Bellissimo percorso lungo il sentiero che inizia con le cascate, Pisciarelle e segue il corso che il fiume Tenna ha scavato nella gola.
Andata e ritorno per la stessa strada.
Tornati indietro e passata la frazione di Rubbiano, deviamo sulla destra salendo verso Isola S.Biagio/Montemonaco.
Mantenendo sempre la strada principale seguendo le indicazioni per Montemonaco, passata Isola San Biagio, dopo un Km in una curva, troviamo una deviazione a destra che ci porterà in auto sul Rifugio Sibilla e quindi alla Grotta della Sibilla si procederà a piedi.
Qui si potrà decidere se preferire una via più breve ma più ripida o una più lunga ma anche più comoda.
Ultimato questo giro, si torna sulla provinciale 148, per raggiungere in pochi minuti Montemonaco.
Si esce quindi da Montemonaco in direzione Montegallo/Altino.
Scendere per i tornanti ed all’incrocio girare a destra, poi al successivo, tenere ancora la destra con direzione Foce di Montemonaco.
In pochi minuti si giunge alla frazione Foce.
In uno spiazzo si potrà lasciare l’auto per proseguire sino al leggendario lago di Pilato a piedi, sono circa 13 km (a/r) con un dislivello di quasi 1000 m. per un totale di 7 ore.
La difficoltà di questa ultima tappa sarà pienamente ripagata dallo spettacolo che si godrà una volta raggiunta la meta.